mercoledì 28 gennaio 2015

Masha e Orso

Complicato riprendere a scrivere dopo così tanto tempo.
L'unica sensazione possibile è il non sapere con quali parole, tra le mille che hai in testa, riempire lo schermo bianco.
Come quando non senti un amico per tanto tempo
poi lo incontri, ci parli per pò,
ma quando te ne separi ti rimane l'amaro in bocca
ti sembra di non esser andato davvero nel profondo
di esserti solo superficialmente aggiornato sulle reciproche novità,
ma solo le cose grosse,
il lavoro che hai cambiato, il nuovo fidanzato, il bel viaggio che hai fatto.
Nel non detto rimangono invece i dettagli.

Ma sono i dettagli del quotidiano la parte migliore,
il film che hai visto al Cinema mercoledì scorso, il mal di gola di ieri subito dopo essere tornata dalla passeggiata sul fiume, o l'aver visto l'amica dell'amica al bar con un bel tipo che non sembrava proprio il marito...

Sciocchezze, dettagli, chiacchiere, aneddoti.
La routine che è argomento di conversazione solo con un amico con cui si parla ogni settimana.

Ecco a mio avviso superato il limite temporale della settimana/dieci giorni,
non ha più senso far cenno alle mille cosucce accadute,
e persino una litigata furiosa col marito, che raccontata subito sarebbe stata psicoanalizzata per un'ora e un quarto..dopo un mese...boh tanto vale non farne neanche cenno...

Tutto questo per dire
che sono stata via troppo.

Che non posso rimediare. Che non ha senso raccontare ora tutto ciò che è successo nelle vite mie e di Mr.Marito in questo luuuuuuungo luuuuuuuuunghissimo anno da quando i bimbi sono con noi.

Che i Pingui avrebbero aneddoti su aneddoti
che Pinguo fà questo
e Pingua fà quello
e che lo fanno proprio bene
e che anzi come lo fanno loro nessuno mai al Mondo prima...
ma avrei dovuto raccontare mese per mese
trovare il tempo nelle mie nuove ultra concentrate giornate da mamma
di tornare qua
a questo blog
e a voi che avete fatto il tifo per noi.

Dire che non l'ho fatto perchè ero stanca
è vero solo fino a un certo punto.
Chiuderla con un comprensibile Ero assorbita da altre mille cose 
sminuisce questo luogo che per me è invece quasi sacro.
Credo che la cosa più vicina al vero sia che non ho scritto perchè ho voluto deliberatamente andare oltre. Essere una mamma, al di là delle modalità per le quali lo sono diventata.

Quando guardo i Pingui io infondo non vedo due bimbi venuti dal freddo.
Vedo due bimbi e basta.
Non sono figli dell'eterologa per sempre.
La strada che abbiamo fatto per averli, c'è, è lì, ma non mi capita spesso di pensarci.
Il donatore anche, c'è, o meglio c'è stato, e menomale che c'è stato, ma è lontano anni luce dalla nostra casa.
Il mio percorso personale e coniugale con la fivet, c'è, e rimarrà un qualcosa di faticoso doloroso e meraviglioso insieme, ma in tutta sincerità oggi non occupa più i miei pensieri come un tempo.

Oggi sono tornata per rispetto e riconoscenza verso di voi che con tanta perseveranza ogni tanto passate a vedere se mi sono decisa a dare notizie.
Vi ringrazio e mi scuso.
Mi sono sentita tante volta in colpa riaprendo il blog e vedendo che c'era qualcuno che si interessava a noi, nonostante io fossi lì muta nel mio ostinato silenzio stampa...

Ma abbasso i sensi di colpa
...pace fatta, vero?!

In un distillato eccovi i nostri amati nanetti:

Pinguo oggi è biondo alto asciutto e muscoloso come un nuotatore allenato
ha una gran voglia di parlare
indica col dito tutto ciò che gli interessa (...ossia in questa fase si può dire tutto!)
cammina male già da un paio di mesi
è emotivo
si impressiona e piange se un'altro bimbo di fianco a lui piange
assaggia con espressione dubbiosa ogni cibo nuovo
ha energia da sprecare e gattona a destra e a sinistra affannandosi senza un perchè fino a crollare a dormire il sonno dei bimbi 12 ore di fila.
Ma più di tutto Pinguo è simpatico.
Simpatico punto.
Simpatico a oltranza, con chiunque e a qualunque ora.
Sorride, ride, fà il buffone e se ne compiace, è allegro solare e ben disposto verso il prossimo,
24 ore al giorno, 7 giorni su 7,
anche con la febbre, anche due mesi fa quando è stato ricoverato qualche giorno in ospedale.
Sempre. Lui ha una sola faccia. Quella col sorriso.

Pingua è un'altra storia.
Pingua è una piccola donna. Pingua mi assomiglia molto.
Pingua è ancora lo scricciolo di quando è nata un' anno fa, sottopeso sotto ad ogni parametro,
eppure Pingua sà stare al Mondo, anzi diciamo pure che Pingua dispone e il Mondo gira attorno a lei.
Quando la sera mi si addormenta tra le braccia la ammiro,
me la studio tutta, coi suoi lineamenti dolci e minuti,
e spero per lei,
bella com'è (sì perchè Pingua è uno schianto!)
e complicata e testarda e impegnativa e rognosetta com'è,
spero per lei, che la Vita le sia lieve,
che assorba un pò della leggerezza del fratello,
che smussi gli angoli,
che non stia sempre lì a scrutare, pianificare, disporre, lottare.
Pingua spesso ci sfida.
Punta i suoi occhioni giganti su di noi e gioca a chi abbassa prima lo sguardo.
Io e il papà ridiamo tanto con lei.
Vince sempre. E' inevitabile.

In ospedale i medici mi hanno detto che i bimbi prematuri pare abbiano una carica speciale,
dovuta all'istinto di sopravvivenza.
Adesso io non vorrei essere politicamente scorretta, ma mi pare un pò una ca**ta...
i miei erano entrambi prematuri eppure sono così diversi.
Direi piuttosto che ciascuno ha carattere indole e predisposizioni proprie.

Per chi ha bimbetti che girano per casa ed è costretto a guardare Rai YoYo:
Pingua è Masha e Pinguo è Orso.




Domani è il loro primo compleanno...
Li festeggeremo con torte e palloncini.

Poi verso le 22,00 messi a letto loro,
io e MrMarito ci stapperemo una buona bottiglia di rosso
e brinderemo anche a noi due
che tutto sommato almeno per questo primo anno ce la siamo cavata più che bene...